Cos’è la Plagiocefalia posizionale
La plagiocefalia posizionale del neonato è un’anomalia morfologica tipica degli infanti caratterizzata dall’appiattimento della regione posteriore della testa.
Esistono due diverse forme di plagiocefalia: la plagiocefalia sinostosica (a causa di una rapida chiusura delle suture) e la plagiocefalia non sinostosica (causata da forze esterne che agiscono sul cranio durante il parto).
Questo disturbo viene suddiviso in diverse tipologie a seconda della zona cranica interessata: si parla di asimmetria frontale, anteriore, occipitale o posteriore.
Viene svolta anche una valutazione in relazione alla gravità della deformazione; esistono 5 gradi di gravità della plagiocefalia, a partire da quella meno grave fino a quella più grave.
La tipologia di plagiocefalia posizionale più incidente è quella occipitale per l’abitudine di porre i piccoli a dormire in posizione supina (il carico del peso avviene sulla parte posteriore della testa).
La diagnosi viene svolta mediante un esame obiettivo ed a un esame radiologico; il trattamento varia a seconda della gravità della plagiocefalia.
In caso di lieve appiattimento, bastano alcuni semplici accorgimenti il cui scopo comune è ridurre la pressione sulla zona occipitale del cranio: se il bambino è sveglio posizionarlo a pancia in giù; quando dorme porre un cuscino che favorisca la corretta simmetria della testa; quando è in braccio alternare il lato e quando gioca variare la posizione dei giocattoli che attirano la sua attenzione in modo da stimolare il piccolo nel ruotare la testa.
In caso di appiattimenti più marcati, gli accorgimenti sono comunque utili ma potrebbero non bastare e quindi necessitano di trattamenti medici specifici (trattamenti ortesici come ad esempio i caschetti).
Il trattamento osteopatico della plagiocefalia
Il trattamento osteopatico inizia con il colloquio con la mamma e prosegue con la valutazione specifica.
Studi scientifici hanno stabilito che la migliore fascia d’età per eseguire il trattamento osteopatico è quella che intercorre tra 0 e i 4 mesi di vita.
La manipolazione osteopatica si basa sulla mobilizzazione delle suture craniche (al fine di migliorare la forma della testa), tecniche dolci sul sacro e la pelvi.
Bisogna precisare che raramente si riesce a rimodellare la testa abbastanza da riportarla alla sua condizione originaria; l’osteopatia però restituisce alla testa del piccolo una forma che gli permetta di muoverla in tutte le direzioni senza problemi.
Le manipolazioni osteopatiche possono essere eseguite subito dopo la dimissione dall’ospedale, anche a scopo preventivo: prima s’inizia la terapia osteopatica e più facile sarà raggiungere un risultato soddisfacente.