La fisioterapia della mano si può avvalere dell’uso di tutori, confezionati ad hoc sul paziente e differenti in relazione al tipo di funzione che devono svolgere. Esistono fondamentalmente tre tipi di splint: statici, dinamici e funzionali.
Tutori statici
Servono per immobilizzare o tenere a riposo una o più articolazioni interessate. Possono essere fissi (come nel caso dell’ immobilizzazione di una frattura dove possono sostituire il classico gesso) o rimovibili, dotati cioè di chiusure con velcri e rivetti che permetta al paziente di metterlo e toglierlo a seconda dell’indicazione terapeutica (è il caso, ad esempio, di uno splint notturno per epicondilite).
Tutori dinamici
Si usano quando si ha la necessità di vincere rigidità articolari o di allungare tessuti cicatriziali che rendono incompleto il movimento a livello di una o più articolazioni. Sono solitamente dotati di pulegge, molle o elastici che creano tensioni e leve favorevoli allo scopo. Vengono indossati secondo una posologia ben concordata e limitata nel tempo: è la peculiarità di ciascun caso a determinarne le indicazioni d’uso.
Tutori funzionali
Sono impiegati durante l’attività di vita quotidiana o il gesto sportivo, servono a favorire una determinata funzione che ancora non è stata completamente recuperata o non può essere più ripristinata. Talvolta può sostituire un bendaggio funzionale con il grande vantaggio di essere un oggetto lavabile, rimovibile, fatto su misura e che può essere usato per lungo periodo.
Tutti i tutori sono di materiale termoplastico che si modella con il calore (aria o acqua calda), sono lavabili, modificabili nel tempo ed estremamente durevoli (ben conservati, anche quelli usati quotidianamente, posso durare anni).