Cos’è l’otite
L’otite è un’infezione dell’orecchio medio spesso a seguito di raffreddori.
Di solito le secrezioni sono drenate dall’orecchio alla gola tramite un canale (tromba di Eustachio); quando questa struttura si ostruisce non drena più le secrezioni che quindi si accumulano nell’orecchio medio e portano alla moltiplicazione dei batteri.
L’orientamento della tuba tra bambini e adulti è diverso: nei bambini piccoli la tuba di Eustachio è più corta, stretta e in posizione più orizzontale quindi è più facile che batteri o virus ristagnino con la comparsa dell’otite.
I bambini sono i soggetti più colpiti e in molti casi possono arrivare a sette, otto otiti in pochi mesi (otiti ricorrenti).
Se sono molto piccoli da non poter riferire i sintomi occorre basarsi sull’osservazione ad esempio si tira l’orecchio, si lamenta e piange, sonno disturbato, presenza di febbre e non reagisce a suoni normali.
Bambini di età maggiore solitamente chiamano i genitori riferendo il disagio e dove si localizza il dolore.
Le otiti si verificano con maggior frequenza nei bambini che hanno familiarità, esposizione al fumo di sigaretta, allattamento con biberon, frequentazione dell’asilo e durante la stagione invernale perché aumentano le infezioni delle vie aeree superiori e inferiori.
L’inquadramento è di pertinenza del pediatra o dell’otorinolaringoiatra.
Per la diagnosi è utile la visualizzazione della membrana timpanica tramite l’esame otoscopico.
Nei bambini al di sotto dei 2 anni è difficile eseguire questo esame quindi si ritiene che la diagnosi possa essere fatta in presenza di iperemia intensa, tensione della membrana timpanica e almeno uno dei sintomi di otite: dolore, febbre, vomito o diarrea.
Cosa può fare l’osteopatia?
Il trattamento osteopatico inizia con il colloquio con la mamma per capire la sintomatologia e la frequenza delle otiti e si prosegue con la valutazione specifica.
La manipolazione osteopatica agisce con tecniche dolci sulle ossa temporali (ossa che contengono le strutture dell’orecchio) e su area di viso e collo favorendo il drenaggio del canale della tuba di Eustachio e con l’obiettivo di diminuire il numero di infezioni.